Va bene, guardare serie tv, film, spettacoli e concerti in streaming da casa propria è comodo, soprattutto quando non si hanno alternative. Ma ora che tra le riconquistate libertà concretizzatesi dal 26 aprile figura anche la riapertura di sale cinematografiche, teatri e live club, non vediamo l'ora di spegnere televisioni e pc e abbandonare il nostro divano, alla volta di vellutate poltroncine, palchi e maxi-schermi.
In zona gialla, tra cui figurano anche Lombardia e Milano, i lavoratori del mondo dello spettacolo possono quindi tornare operativi. Ma la situazione non è così semplice, in particolare sul fronte dell'organizzazione degli spazi.
Le ferree regole stabilite nel "decreto riaperture" prevedono infatti un'importante limitazione sulla capacità massima delle sale, che non deve superare il 50%, e non può comunque essere superiore ai 500 spettatori al chiuso e ai 1.000 all'aperto. Inoltre i posti a sedere saranno preassegnati, con l'obbligo di distanziamento di almeno un metro e mascherina. Infine c'è sempre il nodo del coprifuoco che, fissato ancora alle 22.00, penalizza la realizzazione degli spettacoli serali.
Sono ad oggi in fase di discussioni possibili alleggerimenti delle limitazioni appena accennate, soprattutto in vista della stagione estiva ormai alle porte.
In questi giorni a Milano si è molto parlato della particolare iniziativa con cui il Cinema Beltrade ha deciso di ripartire il 27 aprile. Iniziativa un po' pazza, come l'hanno definita Paola Corti e Monica Naldi, alla gestione del Beltrade.
Il piccolo e popolare cinema milanese ha infatti lanciato una speciale apertura all'alba con "Caro diario" di Nanni Moretti, per poi proseguire con una maratona fino alle 21.30. E il pubblico ha risposto entusiasta, visto il rapido sold out dei biglietti e la coda che ha iniziato a formarsi poco dopo le 5.00 del mattino. Assegnati i circa 80 posti massimi autorizzati, prima dell'inizio del film è scattato un lungo e commosso applauso. Al Beltrade e sicuramente al ritorno nelle sale cinematografiche.
E con il 45% contro il 15% della media nazionale - secondo le cifre riportate dal Corriere della Sera - Milano si conferma come la città dove la maggior percentuale di cinema ha riaperto i battenti. Tra cui citiamo anche l'Anteo Palazzo del Cinema con l'anteprima serale del 26 aprile di "Deux" e un migliaio di biglietti venduti. Cento ticket in omaggio hanno invece fatto la gioia degli aficionados del Cinema Palestrina, mentre al Mexico è in proiezione "Lei mi parla ancora" di Pupi Avati. In Duomo ha poi suscitato un meritato entusiasmo il ritorno dello storico Centrale. Colosseo ed Eliseo riaprono il 29 aprile.
Tenendo presenti le norme di cui sopra, martedì 4 maggio si rialza il sipario del Piccolo Teatro con "Ladies Football Club" di Stefano Massini, sulle operaie della Doyle & Walker Munizioni di Sheffield. Lo spettacolo, una produzione del Piccolo, andrà in scena in prima nazionale al Teatro Studio Melato alle ore 19.30.
Sempre al Piccolo, questa volta al Teatro Grassi, è poi prevista una sorta di anteprima: dal 27 al 30 aprile il pubblico potrà infatti tornare già in sala per assistere a quattro giorni di prove aperte. Per l'esattezza le prove di registrazione di "Abbecedario per il mondo nuovo", il podcast pubblicato sui social e parte del contenitore digitale Piccolo Smart.
Primi spettacoli già in programma anche all'Elfo Puccini, sempre fissati per il 4 maggio. In sala Shakespeare si riparte con "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte", il best seller che ha portato a teatro 20.000 spettatori nel 2018. In sala Fassbinder arriva invece l’atteso "La notte di Antigone", dedicato alla figura di Ilaria Cucchi.
Poi, porte aperte al pubblico per il Teatro No'hma. Il 28 e 29 aprile si assisterà in streaming dall'Uzbekistan allo spettacolo "Quartet", in lizza per il premio internazionale "Il Teatro Nudo di Teresa Pomodoro". In sala, dal vivo, David Riondino leggerà il "Tamerlano" di Edgar Allan Poe.
Intanto, in attesa che ricominci la programmazione, ha riaperto anche il Teatro Franco Parenti, sul cui tetto sta prendendo forma la "Giraffa Raffaella". Scultura in legno dell'artista fiorentino Sedicente Moradi (che verrà terminata il 29 aprile), il suo significato è fortemente simbolico. Infatti, come ha precisato la direttrice e anima del Parenti Andrée Ruth Shammah, una giraffa come il teatro «può essere curiosa di vedere più in alto del suo sguardo».
Di Carlotta Pistone
Aggiornato il: 10/02/2022 17:54:39