I nostri consigli
Castelvecchi editore
Pagine 108
Euro12
“E no eh, la pandemia sta per finire e ora dovremmo leggere un libro che parla di Covid?”. Buoni tutti, questo libro non parla del virus, questo libro parla di noi. Di noi alle prese con il Covid, durante e dopo, cioè anche oggi. Come scrive Silvestro Serra nella prefazione Marco Mottolese ha cercato di capire cosa cambia, che cosa si trasforma, che cosa rimarrà, quali tracce - come invisibili tatuaggi – si sveleranno pian piano mostrandoci gli effetti non ancora sondabili provocati da questo repentino e universale cambio d’epoca fatto di corsa e in corsa. L’autore, un po' giornalista un po' antropologo, ma sempre spinto da una vorace e inesauribile curiosità per il genere umano, sottoposto a questo potente stress ha scelto di osservare gli effetti del virus “on the road”, lezione ancora valida appresa forse da Jack Kerouac. Passando da un treno a un aereo, a un traghetto o un autobus, a un taxi o a una scuola, lo sguardo di Mottolese si è posato come una lente di ingrandimento sulla vita al tempo della pandemia. Libro da leggere anche a tappe, tanti brevi racconti da distillare, in cui brillano in particolar modo il primo, distopico, originalissimo e che da il titolo al libro e l’ultimo, un’accorata lettera di odio/amore al virus che contiene l’essenza di queste pagine.
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Aggiornato il: 15/02/2022 13:38:22