Si chiama Green Pass ed è il sistema di rilascio del certificato (digitale o cartaceo) che potrebbe segnare una svolta per il turismo dell'estate 2021. Come? Permettendo di viaggiare liberamente tra gli Stati membri dell'Unione Europea. E, dopo la proposta presentata il 17 marzo, la Commissione Ue ha comunicato che il Green Pass - o "certificato verde digitale" - sarà ufficialmente operativo dal 1° giugno, due settimane in anticipo rispetto alla data preventivata.
Il certificato (gratuito) risulterà abbinato a un QR code da mostrare su smartphone o da stampare. Ci sono poi tre opzioni grazie alle quali ottenere il certificato e, quindi il via libera a viaggiare:
Una volta ultimato il sistema, la Commissione Europea autorizzerà gli Stati a implementarlo. Al momento si sta lavorando sugli aspetti tecnici e legislativi e, secondo quanto dichiarato da Thierry Breton, commissario Ue per il Mercato Interno, verrà raggiunta «la piena operatività nel mese di luglio».
Tutti i cittadini Ue e i loro familiari, indipendentemente dalla nazionalità, potranno richiedere il pass europeo. Si aggiungono inoltre i cittadini di Paesi terzi che risiedono in Ue e i turisti con diritto di viaggio in altri Stati membri. Il certificato sarà valido in tutti i Paesi dell’Ue, più Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.
Il passaporto vaccinale europeo non nasce comunque come documento obbligatorio, ma servirà per facilitare gli spostamenti internazionali per lavoro e per turismo.
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Il 30 aprile potrebbe essere la data d'introduzione di un pass italiano, che consentirà di muoversi tra Regioni e territori con colori e fasce di rischio differenti. E' probabile una partenza con un certificato cartaceo, per passare in un secondo momento alla digitalizzazione. Oltre al QR Code, si sta pensando a una card, soprattutto per agevolare le persone anziane, meno avvezze alle tecnologie.
Per ottenere il certificato grazie al quale spostarsi più agevolmente in Italia, le regole restano praticamente quelle citate sopra in merito al Green Pass: vaccinazione (con doppia dose), tampone negativo effettuato nelle ultime 48 ore o aver già avuto il covid nei 6 mesi precedenti.
Infine, sul fronte dei viaggi all'estero l’orientamento generale è di restare allineati al coordinamento europeo.
di Carlotta Pistone
Aggiornato il: 21/05/2021 17:49:42