Ci passiamo davanti in migliaia ogni giorno e molti si chiedono effettivamente cosa sia. La montagnetta di San Siro può sembrare una semplice protuberanza del terreno stretta fra svincoli autostradali e quartieri residenziali, ma vista più da vicino, vista dall'interno, non è così. La così pianeggiante Milano fa sembrare così particolare ed unica una collinetta nella città.
La sua storia è molto particolare.
Torniamo indietro nel tempo, nella primavera del 1944 in una Milano mezza distrutta dai bombardamenti. Negozi accartocciati, dilaniati da una guerra che ha fatto a pezzi l'intera popolazione. Uomini sconsolati passeggiano per la città guardando intorno a sé detriti, nient'altro che detriti e macerie. Molti palazzi erano stati rasi al suolo: La città intera era in ginocchio.
Pezzi di muro, balconi crollati, tetti diroccati, tavoli, armadi, letti, mobili completamente distrutti, macerie di ogni tipo. Macerie che andavano smaltite, bisognava ricominciare.
Il podestà, capo dell'amministrazione comunale, durante il regime fascista, il 2 aprile, lanciò una sottoscrizione per un prestito pubblico mirato a risanare le casse pubbliche. Il nome prescelto fu "città di Milano" ma la storia lo ricorda come "prestito Parini".
I milanesi, da bravi cittadini, risposero alla grande e coprirono l'intera somma nel giro di pochi giorni. Dove smaltire però le macerie?
L'amministrazione cittadina decise di utilizzare alcune cave periferiche e una in particolare, più grande delle altre e piena d'acqua: la cava vicino a San Siro. La storia della montagnetta di San Siro nasce proprio così.
Il passaggio successivo avvenne qualche anno dopo. Paolo bottoni, architetto urbanista che progettò il quartiere QT8 ebbe una notevole intuizione. Un giorno infatti, guardando quel cumulo di macerie che cresceva ininterrottamente, decise di trasformarlo in una vera e propria montagnetta. Al termine dei lavori, dedicò quella montagna alla sua amata moglie, Scomparsa nel 1956. Il nome della moglie? Stella ovviamente.
Alla fine degli anni '70 poi arrivarono gli alberi. Stiamo parlando di circa 600 piante trasportate direttamente dalla meravigliosa toscana, faggi, pini, olmi, aceri. Meravigliosi alberi a popolare di verde un luogo ricco di storia e dolore. Una zona verde interamente verde come a simboleggiare una rinascita dopo tanta sofferenza.
Monte Stella ora è un vero e proprio simbolo per la città e per tutti gli abitanti milanesi. Non avrà la storia di un capolavoro neoclassico come l’Arco della pace o rappresenterà egregiamente la città con la sua maestosità come il Duomo, ma la montagnetta di San Siro ha un suo fascino. Un po’ triste sicuramente, ma è una sorta di tomba delle case dei milanesi.
Ora puoi camminare, passeggiare in quel verde, praticare sport all’aria aperta. Inoltre, in cima alla collinetta, puoi goderti in totale relax lo skyline milanese.
Aggiornato il: 30/05/2023 12:46:04