Quando si pensa alle meraviglie della natura e alla potenza (anche emozionale) dell'acqua, una delle prime immagini che si apre nella nostra mente è quella delle cascate. Il fascino di queste imponenti masse d'acqua che all'improvviso spiccano il salto per precipitare nel vuoto, si può descrivere a parole, certo, ma la vera stupefatta gioia sta nell'ammirarle dal vivo.
E visto che in Lombardia monti, fiumi e torrenti non ci mancano, perché sorprenderci per la presenza delle bellissime cascate presenti sul territorio?
Molte poi, tra le più suggestive, sono facilmente raggiungibili da Milano, in un'oretta o poco più di auto, quindi perfette per una gita fuoriporta durante la bella stagione. Sempre ammesso che normative e variazioni cromatici - bisogna almeno in "zona gialla", insomma - lo consentano.
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In ogni caso, block-notes alla mano, appuntatevi le cascate lombarde che più vi ispirano, scegliendo la meta anche in base alle vostre esigenze e ai vostri desideri. Ci sono infatti tappe e percorsi adatti alle famiglie con bambini, oppure più indicati per gli appassionati di trekking, o ancora luoghi misteriosi e ricchi di storia da scoprire.
Partiamo dalla meta più distante in questo nostro viaggio tra le cascate lombarde, spostandoci in Valchiavenna, a un paio di ore da Milano. A Borgonuovo (Sondrio) troviamo le cascate dell'Acquafraggia, un imponente complesso naturale tanto maestoso che Leonardo Da Vinci lo menzionò nel suo "Codice Atlantico".
Il nome Acquafraggia deriva dal latino "acqua fracta", cioè torrente continuamente interrotto da cascate. E tra la serie di cascate formate dall'omonimo torrente, quelle più in basso, con il loro doppio salto, sono le più suggestive. Cascate gemelle dichiarate nientemeno che monumento naturale dalla Regione Lombardia.
Per chi vuole immergersi tra le rocce e la rigogliosa vegetazione del Monumento Naturale della Cascate dell'Acquafraggia, il parco è dotato di vari itinerari e di un percorso attrezzato che arriva anche a un incredibile terrazzo panoramico. Da qui, a pochi metri dal roboante turbinio delle acque, potrete ammirare l’intera vallata fino alla piana di Chiavenna e provare la sensazione di trovarvi dentro la cascata stessa.
Borgonuovo (SO) > 120 / 140 km circa da Milano
Ci spostiamo quindi sulla sponda lecchese del Lago di Como, nel territorio di Abbadia Lariana, dove vi attende una fantastica e semplice escursione alla scoperta di un angolo magico di Val Monastero... quello che rivela la Cascata del Cenghen!
Una passeggiata - adatta anche ai più piccoli - di 11 km che parte proprio da Abbadia (il primo paese dopo Lecco), percorrendo la parte iniziale del Sentiero del Viandante, oppure dalle sue frazioni Linzanico e Crebbio.
Considerata tra le più spettacolari della Lombardia, la Cascata del Cenghen colpisce anche per la forza delle sue acque che, generate dall'impetuoso Torrente Zerbo, sembra che esplodano da una stretta insenatura nella roccia a 50 metri di altezza.
Dopo esservi goduti la vista della cascata, vi consigliamo di raggiungere Calech, piccolo borgo panoramico sul Lago di Como, ideale per un picnic sul prato.
Abbadia Lariana (LC) > 70 km circa da Milano
Restando in zona, una delle maggiori attrazioni del Lago di Como è l'Orrido di Bellano. Questa gola naturale ricca di grotte è stata creata, nei secoli, dall'erosione delle rocce provocata dallo scorrere del fiume Pioverna.
Ma prima ancora di ammirarlo, l'Orrido, a impressionare è il suo roboante rumore. Acque rimbombanti e oscure spelonche che sono stati fonte di ispirazione per moltissimi scrittori. E oggi tutti possiamo attraversare la gola e la sua vegetazione, grazie a un passarella in cemento che rende il percorso adatto a tutti - adulti e bambini - e offre uno spettacolo mozzafiato.
Un luogo magico, quindi, ma anche un po' inquietante, legato a miti e leggende. A guardia dell'Orrido, infatti, sorge la Cà del diavol, una misteriosa torre ad esagono irregolare che si eleva su quattro piani collegati da una scala a chiocciola. Non se ne conosce l'originale funzione, ma si narra che al suo interno si svolgessero licenziosi festini accompagnati da riti satanici. Il suo nome sarebbe poi legato alle figure mitologiche, fra cui un satiro, che decorano la facciata dell'ultimo piano della torre.
Bellano (LC) > 85 km circa da Milano
Tra montagna e lago, lungo la strada che collega Bellagio e Como, ecco che si resta incantati da un altro dei gioielli del Lario, l'Orrido di Nesso.
Questa gola, un canyon roccioso che taglia in due l'omonimo paese, vede l'imponente cascata di 200 metri gettarsi nel lago. Cascata che nasce dall'incontro dei torrenti Tuf e Nosè e che si può ammirare già dalla strada, anche vi consigliamo di godervi lo spettacolo dal Ponte della Civera, raggiungile scendendo i 340 scalini della gradinata che porta alla piazzetta del borgo.
Se poi allo stupore volete aggiungere anche una dose aggiuntiva di romanticismo, la magia dell'Orrido di Nesso raggiunge il suo apice di notte.
Nei secoli, la forza delle acque dell'Orrido è stata sfruttata per produrre forza motrice, indispensabile per lo sviluppo dell'industria manifatturiera, di mulini, cartiere, filatoi e oleifici.
Raccontata da scrittori e rappresentata da artisti, anche questa cascata aveva poi attirato l'attenzione di Leonardo Da Vinci, che la cita nel "Codice Atlantico".
Nesso (CO) > 70 km circa da Milano
Villa Pliniana, a Torno, è una delle ville più belle e antiche del lago di Como, edificata nel 1573 dal governatore di Como Giovanni Anguissola e poi destinata nei secoli ha cambiare diversi proprietari.
Isolata e a picco sul lago, è famosa fin dai tempi antichi anche per la cascata attorno alla quale è nata e che deve il suo nome a Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane, i quali nel I° secolo d. C. ne la straordinaria peculiarità. Questa sorgente naturale, infatti, sgorga in superficie a intermittenza, dando origine a un fenomeno davvero particolare che fu studiato anche da Leonardo Da Vinci. Quindi la acqua formano la cascata che che precipita nel lago con un salto di 80 metri.
Una cascata misteriosa e una villa di grande fascino, che non a caso, tra '700 e '800 ospitò illustri personaggi. Come Napoleone, Alessandro Volta, Puccini, Bellini e Rossini, Ugo Foscolo, Stendhal, Byron, Manzoni e molti altri. Dalla dimora Fogazzaro trasse ispirazione per il suo romanzo “Malombra” e il regista Soldati vi girò l'omonimo film.
Torno (CO) > 60 km circa da Milano
Per una gita fuoriporta perfetta per fuggire da caos e afa, spostandoci questa volta in provincia di Varese, la meta ideale sono le tre cascate di Cittiglio.
Una volta raggiunta la parte antica del borgo di Cittiglio, un sentiero piuttosto comodo permette di addentrarsi in un bosco di faggi, pini e castagni, fino al primo salto della cascata. Il percorso per ammirare gli altri due è più impervio, quindi adatto a escursionisti esperti.
Le cascate si trovano tra i 324 e i 474 metri d’altezza e nascono dal torrente San Giulio, corso d'acqua tortuoso che arriva in paese tra salti continui e improvvisi. Inoltre, la fitta vegetazione in cui sono immerse, rende le cascate non così facili da scoprire e vedere e quindi ancor più suggestive.
Attualmente le cascate sono chiuse a causa dei dissesti sui sentieri. I lavori di messa in sicurezza sono iniziati e si prevede la riapertura per l'estate.
Cittiglio (VA) > 75 km circa da Milano
Restando nella provincia di Varese, a Ferrera scopriamo un altro angolo di paradiso: la cascata di Fermona.
Alta 'appena' 30 metri, a colpire di questa cascata è la natura incontaminata da cui è avvolta, nonché la limpidezza del laghetto in cui si tuffa. Tuffo creato dal torrente Margorabbia che, insieme ai salti d'acqua minori e ai laghetti secondari, è ornato da una cornice di rocce alternate da abeti e faggi. Il tutto a dar vita a un parchetto naturale di rara bellezza.
Situato poco sotto il centro storico del paese e facilmente raggiungibile in una decina di minuti a piedi, questo luogo è perfetto per una rinfrescante gita fuoriporta durante i mesi caldi. Ma attenzione a scegliere periodo e giorni giusti, perché durante i fine settimana estivi il rischio che in molti abbiano avuto la vostra stessa idea è alto.
Al momento, a causa di un dissesto, i sentieri non impraticabili, quindi la cascata non è visitabile. Si prevede la riapertura per l'estate.
Ferrera di Varese (VA) > 80 km circa da Milano
Così come siamo partiti, chiudiamo nel segno dell'imponenza. A circa 45 km da Bergamo (un centinaio da Milano), la natura ci regala infatti le Cascate del Serio, le seconde più alte d'Italia (dopo quelle cuneesi di Stroppia) con i loro 315 metri e una portata di 10.000 metri cubi d'acqua in caduta libera.
Ubicate nel territorio del Comune di Valbondione, le Cascate del Serio nascono dalle Alpi Orobie e si dividono in tre spettacolari salti con un dislivello di 106, 74, 75 metri.
Attenzione però, perché se volete ammirarle nel loro massimo splendore, c'è un calendario che ogni anno viene stabilito dal Comune di Valbondione ed Enel Energia. Dal 1931, infatti, con la costruzione della Diga del Barbellino, il normale scorrere del fiume è interrotto per alimentare una diga. Diga che viene aperta in precise date (in genere quattro o cinque), dando libro sfogo alle masse d'acqua. Negli altri giorni, invece, le cascate non sono visibili.
Attualmente l'apertura delle cascate nel 2021 è prevista il 13 giugno, il 17 luglio (unica apertura notturna), il 22 agosto, il 12 settembre e il 10 ottobre. Maggiori info QUI.
Valbondione (BG) > 105 km circa da Milano
Aggiornato il: 25/05/2021 08:27:54