Dal 10 settembre al 17 dicembre
L’insieme dei lavori esposti figura come una danza di posizioni e di contatti fisici, tra presenze e assenze, tra interi e parti. “Rosa in mano” è una mostra in cui la scultura si offre come celebrazione della vitalità del corpo: le opere scelte hanno una spiccata qualità tattile, sensuale, che è manifesta nei soggetti e radicata nella loro natura esecutiva. Le pratiche di Nevine Mahmoud e Margherita Raso radicano entrambe in un corpo a corpo con i materiali e le tecniche: le opere, scolpite o soffiate per l’una, lavori a telaio meccanico o manuale per l’altra. Il confronto tra le due artiste si espande grazie all’intervento di Derek MF Di Fabio che consiste in workshop il cui risultato finale è di relativa importanza oggettuale. La loro attenzione poetica è spostata sulle situazioni, su come si possano ascoltare e interpretare. Le opere di Mahmoud e Raso sono al centro di un laboratorio condotto da Di Fabio presso la Casa di Reclusione di Vigevano a partire da febbraio 2020 che si svolge sia in presenza che in forma epistolare. Confermando la potenza fisica emanata da queste sculture, Di Fabio le porta metaforicamente in carcere attraverso immagini e racconti, offrendole a un gruppo di detenuti come spunti per un laboratorio di scrittura che passa anche per il confronto con autori letterari e teorici. Il risultato è una traccia audio scaricabile gratuitamente dal sito della Fondazione Arnaldo Pomodoro e il cui ascolto può fungere da audioguida della mostra.
L’esposizione è visitabile dal 10 settembre al 17 dicembre 2021. Ulteriori informazioni email o sito web.
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Aggiornato il: 13/09/2021 09:28:20