Quanto ne sapete di murales a Milano? Se poco, siete finiti sull’articolo giusto. MyMi, infatti, non poteva non dedicare uno spazio a quella parte di Milano dipinta ed intinta di immagini sensazionali. Un itinerario, se volete, al passo dell’arte che si impossessa liberamente della città. Dal progetto "Or.Me Ortica Memoria" all'opera "Lost and Found": immagini di una tale potenza e un tale grandezza da mozzare il fiato!
Partiamo non dal centro ma dalla periferia, vera rivelazione della Street art a Milano. Ebbene, nel quartiere Ortica l’arte dei murales si lega alla storia, (molto interessante!), del luogo.
Dominato dagli orti e bazzicato dai ferrovieri, il quartiere Ortica di un tempo si è ormai trasformato di sana pianta anche grazie al progetto "Or.Me. Ortica Memoria” che dal 2017 ha portato alla realizzazione di numerosi murales. Protagonista delle raffigurazioni è la storia del Novecento, attraverso i suoi volti. Non è facile tenerne il conto, essendo un progetto in fieri, ma attualmente sono 12 le opere già realizzate. E ognuna di esse sviluppa una propria tematica.
In via Trentacoste, sulla facciata dell’ITIS Pasolini, per esempio vi è il murales sulle donne del ‘900, volti della cultura italiana ma soprattutto volti dell’emancipazione femminile. Parliamo di Camilla Cederna, Alda Merini, Ersilia Majno, Alessandra Ravizza, Anna Kuliscioff, Antonia Pozzi, Maria Maddalena Rossi, Liliana Segre. In merito agli altri 11, vi è il murales dedicato ai musicisti, quello ai lavoratori, quello ai volti della legalità, oppure ancora quello al tema dell’immigrazione. A questo link troverete l’intero elenco dei murales e la mappa per raggiungerli.
In zona Lodi, “esplodono” i colori del murales "Anthropoceano" realizzato da Federico Massa, in arte Iena Cruz. La particolarità del murales, oltre che nella sua potenza espressiva, sta proprio nel metodo utilizzato da Iena Cruz per la realizzazione: disegnato con pittura Airlite, anti-smog e in grado di depurare l'aria inquinata. Il messaggio che l'artista vuole veicolare, a questo punto, è deducibile: una denuncia contro l'impatto dell'uomo sugli eco-sistemi marini.
Uno dei più grandi murales d’arte del mondo si trova nel quartiere CityLife ed è "W.A.L.L. – Walls Are Love’s Limits" del riminese Eron. Ben 1000 metri quadrati che denunciano “I muri sono i limiti dell’amore” (Wall Are Love’s Limits). Nella raffigurazione, un sole abbagliante irrompe al centro dell’opera con la compresenza della nebbia che offusca tutto il paesaggio campestre in figura. Questo, dietro a intere sequenze di filo spinato. Un messaggio contro conflitti e barriere che pregiudicano la pace nel mondo.
Francesco Camillo Giorgino, in arte Millo, ha realizzato due dei murales più belli e famosi di Milano nel Giardino delle Culture (uno spazio di condivisione e relax nato da un progetto di riqualificazione urbana). L’opera si chiama "Lost and Found" e si struttura su due palazzi: sul palazzo di destra è rappresentato un rabdomante, mentre su quello di sinistra una ragazza che lancia cuori con una fionda. Quello di Millo, è un autentico (e originale!) messaggio d'amore.
Per finire, in uno dei luoghi più antichi di Milano, in Piazza San Lorenzo, il sacro incontra il profano con "Milano street Hi-story". La sequenza di murales rappresenta la storia della città, attraverso i volti dei suoi protagonisti. Un percorso cronologico lungo 40 metri, dal Medioevo alla Seconda Guerra Mondiale, con 11 personaggi realizzati nel 2014 da undici street artist. Non manca proprio nessuno: dal Vescovo Ambrogio ad Attila, da Manzoni a Verdi. E, ovviamente, non manca il volto del genio indiscusso di Milano, Leonardo Da Vinci.
di Sara Disclafani
Aggiornato il: 31/05/2021 12:44:39