Adrian Piper. Race Traitor
a cura di Diego Sileo
20 marzo - 9 giugno 2024
Prima retrospettiva europea dell’artista afro-americana nata a New York City nel 1946 che ripercorre oltre sessant’anni di carriera, con importanti prestiti internazionali provenienti dai più prestigiosi musei europei e americani. L’opera di Adrian Piper solleva domande spesso scomode sulla politica e l’identità razziale: il suo lavoro è provocatorio e chiede al pubblico di confrontarsi con verità su se stessi e sulla società in cui vivono. La sua produzione comprende performance e interventi in luoghi pubblici, dipinti e sculture, nonché eventi e oggetti difficilmente definibili secondo i termini convenzionali della storia dell’arte. Il fulcro della sua pratica teorica, artistica e attivista è il concetto di lotta permanente contro il razzismo, la misoginia, la xenofobia, l’ingiustizia sociale e l’odio, su tutti i fronti.
Liliana Moro
a cura di Letizia Ragaglia e Diego Sileo
Giugno - Settembre 2024
Un progetto coprodotto con il Kunstmuseum Liechtenstein e in collaborazione con Magazzino Italian Art di New York. La mostra – che a Milano vede protagonista Liliana Moro nella sua città d’origine - include lavori realizzati in un arco di tempo che parte dalla fine degli anni Ottanta per arrivare a oggi (con la realizzazione di nuove opere) ed è costruita su una scelta tematica precisa che intende approfondire un aspetto fondamentale del suo lavoro: il suono. La pratica dell'ascolto continuo di Liliana Moro ci incoraggia ad essere attenti e ci invita a partecipare fisicamente, ma anche intellettualmente ed emotivamente. La sua produzione artistica ha conosciuto diverse fasi e ha esplorato differenti mezzi espressivi come appunto i suoni, ma anche le parole, la scultura, la performance, il disegno, il collage e il video. Le sue opere si basano spesso su oggetti e situazioni quotidiane e invitano lo spettatore a guardare oltre ciò che è solo apparentemente ovvio.
Marcello Maloberti
a cura di Diego Sileo
Novembre 2024 - Febbraio 2025
Un progetto pensato appositamente per il PAC che ripercorre l’intera produzione di Marcello Maloberti. L’esposizione è una dedica al capoluogo lombardo che diventa il reale protagonista della mostra. Una dichiarazione d’amore che Maloberti volge alla città e ai suoi abitanti, un luogo carico di storia che lo ha accompagnato nella costruzione della sua carriera. L’artista intreccia, attraverso le opere, i temi cardine della propria ricerca, creando connessioni continue che consentono ai lavori di convivere e coesistere l’uno con l’altro. Tra questi, emergono il tema della sacralità e dell’elemento spirituale, un continuo rimando al quotidiano e all'elevazione della parola scritta sotto forma di poesia. Maloberti si relaziona con il PAC utilizzando sia lo spazio esterno sia quello interno, creando un allestimento che si pone in contrasto con l’estetica modernista di Ignazio Gardella.
Shirin Neshat
a cura di Diego Sileo e Beatrice Benedetti
Marzo - Giugno 2025
Prima ampia mostra personale in Italia dell'artista iraniana Shirin Neshat, che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura. Nelle tormentate fotografie di donne, con il volto segnato da calligrafie in farsi o che indossano l’hijab impugnando pistole, lo sguardo della donna diventa uno strumento di comunicazione potente e pericoloso. Tramite la poesia e la calligrafia vengono esaminati concetti come il martirio, lo spazio dell’esilio e le questioni di identità. Nella sua pratica l’artista utilizza un immaginario poetico per affrontare i temi del genere e della società, dell’individuo e della collettività e del rapporto dialettico tra passato e presente, attraverso la lente delle sue esperienze di appartenenza e di esilio.
Alessandro Codagnone e John Lovett
a cura di Diego Sileo
Luglio - Settembre 2025
In collaborazione con Participant INC di New York, la prima mostra antologica del duo di artisti Alessandro Codagnone e John Lovett. Il duo italo-americano, nato a Milano nel 1995, ha spaziato con il proprio lavoro dalla fotografia alla scultura, dal video all’installazione fino alla performance, medium che spesso vede protagonisti i due artisti in un ironico gioco delle parti teso a smascherare i rapporti di forza che si definiscono all’interno delle relazioni interpersonali. La loro arte esplora le dinamiche di potere e riflette su quei processi di normalizzazione in atto che castrano e soffocano le sub-culture, le pratiche di dissenso, l'affermarsi del soggettivo. A sei anni dalla morte di Codagnone, la mostra sarà un'occasione unica per capirne la rilevanza nel panorama artistico e l'influenza sulle generazioni successive a loro.
INDIA ARTE CONTEMPORANEA
a cura di Raqs Media Collective
Novembre 2025 - Gennaio 2026
Nessuna atmosfera New Age, né esotiche divinità o seducenti star di Bollywood per il nuovo progetto collettivo del PAC dedicato alle culture del mondo attraverso lo sguardo degli artisti contemporanei. La mostra presenterà quella ventata di sperimentazione e ricerca che ha investito l’arte contemporanea indiana, in tutte le sue forme espressive. È il frutto di un lavoro di ricerca lungo e laborioso ad opera del collettivo di artisti RAQS, che sono anche i curatori della mostra, e si propone di immortalare come in un’istantanea diverse generazioni di artisti che si confrontano con media quali pittura, fotografia, scultura, installazione, web art e cinema. Uno spaccato duro e vero sull'arte e sulla vita nel paese indiano, partendo dal basso, dalle strade, allegoriche e non, percorsi solcati da flussi migratori e autostrade informatiche; collegamento (e frattura) tra una realtà rurale e un'imperante innovazione tecnologica.
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Aggiornato il: 03/04/2024 15:09:15