Marc Chagall. Una storia di due mondi - la nuova mostra al MUDEC

Fino al 31 luglio 2022

Marc Chagall. Una storia di due mondi

Data: dal 16 marzo al 31 luglio 2022

Luogo: MUDEC - Museo delle Culture di Milano

Info: La mostra cala le opere di Chagall nel suo background culturale, grazie alla collezione dell'Israel Museum, con oltre 100 pezzi del pittore. Per questo il percorso parte dalle fonti culturali che hanno formato l'artista: nato nella città ebraica di Vitebsk, allora nell’Impero Russo, fa delle esperienze della giovinezza la base del suo mondo simbolico. 

Questo progetto espositivo è dedicato in particolare ai lavori grafici di Chagall e alla sua attività di illustratore editoriale e ripercorre alcuni temi fondamentali della vita e della produzione dell’artista.

Cultura ebraica e Yiddish

La prima sezione della mostra è dedicata all'influenza dell’osservanza della religione ebraica e la cultura Yiddish nella vita di Chagall. Molte immagini dell'artista sono legate alla tradizione ebraica e spesso simili a quelli delle collezioni “Judaica” ed “Ethnography” dell’Israel Museum di Gerusalemme. 

Nostalgia

La seconda sezione è interamente dedita al tema della nostalgia, sentimento che sottolinea le radici di Chagall, nella nativa Vitebsk, descritta nella serie di opere Ma vie. Insieme anche il racconto dell'incontro con la prima moglie Bella Rosenfeld, soggetto di numerosi ritratti. 

Fonti di ispirazione

Tra le opere di Chagall presenti al Mudec anche le numerose illustrazioni della Bibbia: grazie ad un'interpretazione straordinariamente umaniste delle Sacre Scritture, l'artista rappresenta il grande fascino delle illustrazioni religiose sul rapporto tra uomo e Dio. 

Francia, la nuova patria

Un ricco cromatismo e una nuova identità pittorica: quando Chagall lascia la Russia per la Francia esplora le risorse culturali del nuovo paese, incorporando nei suoi dipinti dalle illustrazioni di scene bibliche ai classici della letteratura, come le Favole di La Fontaine. A questo è dedicato la quarta sezione, che ospita anche le sue magistrali stampe per Le anime morte di Gogol’, anch’esse incluse nella mostra, che rivelano la sua nuova identità di artista ebreo residente in Francia. 

Di Viola Francini

© myMilano -  Riproduzione riservata

Aggiornato il: 18/03/2022 11:01:07