Il corpus di opere di Basil Kincaid all’interno della mostra “The Rolling Fields to My House” è frutto di una ricerca spinta dalla voglia di voler comprendere la trama della propria identità personale e culturale all’interno della diaspora africana, filtrata dalle sovrastrutture della sua esperienza americana. Mediante i collage, fotografie, installazioni, performance e soprattutto con la tecnica del quilting - assemblaggio di frammenti di trapunte - realizzate con materiali trovati, recuperati e donati, l’artista si interroga sui costumi sociali mentre disegna tessuti culturali alternativi.
Le trapunte, le sculture e i disegni esposti in mostra rappresentano la comunicazione interna che l’artista ha coltivato per arrivare a un luogo che avesse senso per l’unico ragazzo nero in una classe di coetanei bianchi. Basil si concentra su come il luogo modella la nostra prospettiva, la nozione di appartenenza e il modo in cui ci percepiamo; il suo lavoro è composto principalmente da materiali trovati o donati che hanno un grande significato emotivo per coloro che un tempo li hanno apprezzati.
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Aggiornato il: 23/08/2021 17:29:52